Riprendiamo il discorso da dove ci siamo interrotti, ossia dallo svolgimento della campagna militare contro l’impero etiopico.
Senza nemmeno una formale dichiarazione di guerra, alle ore 5:00 del 3 ottobre 1935, le truppe italiane attraversarono il confine muovendo dalle loro basi in Eritrea e in Somalia, dando inizio a quella che sarebbe divenuta la più imponente impresa coloniale mai tentata nella storia. Appena due giorni dopo, la Società delle Nazioni avrebbe invece condannato l’atteggiamento espansionistico del nostro Paese, premessa per un ultimatum nel quale vennero prospettate ingenti sanzioni economiche (11 ottobre).
In ultima istanza, i costi materiali e finanziari imposti dal conflitto avrebbero lasciato una pesante eredità, non solo perché sproporzionati in rapporto ai benefici ottenuti sul piano concreto, ma anche perché causa principale del mancato ammodernamento delle forze armate. Di conseguenza, è lecito affermare che il maggior impulso dietro all’apertura delle ostilità siano state le
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