Si consuma, nella località belga di Marcinelle, uno degli episodi più drammatici e controversi legati alla parabola dell’emigrazione italiana: a perdere la vita sono infatti 262 lavoratori impiegati nel settore estrattivo, 136 dei quali originari del bel paese[1].
Erano appena trascorse le 8:10 quando nelle viscere del vecchio impianto, inaugurato oltre un secolo prima per consentire lo sfruttamento dei bacini carboniferi dell’area, si sviluppò un vasto incendio che lambì in pochi attimi le gallerie limitrofe. Stando alle ricostruzioni degli inquirenti, le radici del disastro affonderebbero in un malinteso sulle tempistiche necessarie alla movimentazione degli elevatori, piattaforme utilizzate per il trasporto dei carrelli colmi di rocce; in seguito a un urto con l’ascensore B, una putrella in acciaio avrebbe finito per rompersi tranciando una conduttura dell’olio, un tubo per l’aria compressa e alcuni cavi dell’alta tensione; fu allora che le scintille prodotte dal cortocircuito innescarono…
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Ottimo articolo.
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Grazie mille, Carlo! Felicissimi che l’articolo sia stato apprezzato.
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