Sono da poco passate le 11:00 quando la Hochseeflotte, un tempo fiore all’occhiello della marina militare guglielmina, riceve dal contrammiraglio Ludwig von Reuter (1869-1943) l’ordine di autoaffondarsi: nell’arco di appena sei ore, sotto lo sguardo incredulo della guarnigione che avrebbe dovuto sorvegliarne gli equipaggi, oltre 400.000 tonnellate di acciaio verranno inghiottite dalle fredde acque delle Orcadi.
Relegata in una condizione di inattività a seguito della battaglia di Helgoland (17 novembre 1917), la flotta di superficie tedesca era giunta pressoché integra in mani avversarie. A pesare su un destino così inglorioso non aveva contribuito unicamente la volontà di Reinhard Scheer (1863-1928), succeduto al moribondo Hugo von Pohl (1855-1916) nelle vesti di Comandante Supremo, di spostare il fulcro delle operazioni belliche sugliU-boote, ma anche il verificarsi di gravi episodi di insubordinazione:
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