In occasione del settantasettesimo anniversario della resa della 6°Armata, La Minerva desidera pubblicare questa breve testimonianza scritta dal soldato semplice Wilhelm Hoffman.
Inquadrato nel 267°Reggimento della 94°Divisione di fanteria, Wilhelm partecipò ai combattimenti che sconvolseroStalingrado fra l’agosto del ’42 e il febbraio del ’43, annotando sul proprio diario gli umori circolanti fra le truppe germaniche: una lenta, penosa agonia attraverso l’inferno della città sul Volga, teatro di scontri destinati a mutare per sempre le sorti del conflitto. Una cronaca in cui l’entusiasmo iniziale cede il passo alla disperazione che seguì l’accerchiamento della grande unità, preludio del suo stesso annichilimento[1].
29 LUGLIO 1942
Il comandante della compagnia ha detto che le truppe russe sono sull’orlo del collasso, e non possono resistere ancora a lungo.
Raggiungere il Volga e conquistare Stalingrado non sarà così difficile…
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